I cimiteri conservano testimonianze preziose del passato. Visitarli aiuta a conoscere un popolo, non è un caso se il luogo più visitato di Milano sia il cimitero Monumentale. Lì si mescolano aspetti artistici, antropologici e sociologici. Lì si colgono i valori della città.
La milanese Valeria Celsi ha scritto un libro edito da La Feltrinelli: “Cosa va di moda al Monumentale? Tendenze fashion nell’Ottocento tra i viali del Cimitero Monumentale di Milano”. Appassionata di leggende legate a luoghi particolari e affascinata dall’antico Egitto e dai suoi riti per le sepolture, Celsi ha trascorso nel 2011 un anno di Servizio civile al cimitero milanese: ha deciso di diventare guida turistica per continuare a mettere in pratica i suoi studi universitari in Storia dell’arte. Ha aperto una pagina Facebook e il blog “I percorsi d’arte funeraria di Valeria” in cui si mescolano racconti che descrivono le tombe a livello artistico, storie di vite vissute, stranezze e curiosità legate alla morte e al mondo dell’arte funeraria. Il tutto con ironia e senza generare angoscia. Dal 2015 Valeria organizza a Milano visite guidate noir con l’obiettivo di far scoprire i lati nascosti della città e il suo “Ghost tour” di Milano è diventato virale fin da subito sui social ed è stato ripreso in una delle giornate del FAI.
Tornando al libro, affrontarlo permette di compiere un viaggio nel tempo. Le statue del cimitero diventano testimonianza della moda della Milano dell’Ottocento: donne agghindate, abiti in voga, uomini con il cappello a cilindro. Milano capitale della moda riscopre il costume ottocentesco osservando il patrimonio scultoreo presente tra i viali del suo cimitero.
Marmi Esc, riflettere sulla transitorietà
Il progetto si intitola Esc, il sito che lo illustra è www.eschatology.it. Alla fiera dell’arte funeraria TANEXPO 2021 è stato presentato il frutto del lavoro del designer Emanuel Gargano, legato a marmi pregiati, abilità nel lavorarli e una filosofia che va oltre la...