«Trentatreesima edizione del Rally dei Laghi. Sono 33 anni in cui la gara è cresciuta e bene, sia per gli appassionati, sia per i piloti che per gli addetti ai lavori, ma anche per le località che attraversiamo», spiega alla Prealpina l’organizzatore, Andrea Sabella. «Il Rally dei Laghi non è solo sport, ma è anche promozione del territorio. Qui hanno corso equipaggi polacchi, tedeschi, in passato anche dall’Argentina. Soprattutto per una provincia come Varese, lo sport non è più semplicemente un aspetto agonistico, ma si lega chiaramente a quello che può offrire il territorio e il nostro territorio con lo sport, dal basket dove sei in un palazzetto, al ciclismo dove invece si spazia nella natura delle nostre valli, fino a una competizione come la nostra, si è ritagliato un suo spazio che, a detta di molti, incomincia però a esserci un po’ stretto. Ci piacerebbe poter crescere, siamo già validi per un campionato di livello nazionale, quindi il cosiddetto Crz (Campionato Rally di Zona) che lega dalla Sicilia al Trentino una certa tipologia di gara in ambito rallistico. Il nostro sogno che non è solo il nostro, è stato sposato anche da Aci Varese che ci sta appoggiando sempre di più ed è sempre più coinvolto, è di crescere, per avere qualche ambizione. La 33esima edizione vuole essere propedeutica proprio per poter avere i numeri e le possibilità di crescere. In questo c’è la scelta di “sostituire” per la prima volta dopo tanti anni il Cuvignone con una versione del Sette Termini che vedrà al sabato la prova classica dal lago di Montegrino fino a Cugliate Fabiasco. Mentre la domenica questa versione riprenderà il tracciato già utilizzato in passato con la partenza da Grantola, il passaggio a Castendallo, per poi proseguire sul tratto già utilizzato al sabato della prova del Sette Termini: una prova da 15 km. Perché non c’è anche il Cuvignone? Perché per la tipologia di gara che abbiamo, da un punto di vista regolamentare, il massimo dei chilometri consentiti è compreso tra 60 e 70, per cui con le altre prove che sono inserite anche per variare un po’ il percorso, ovviamente avremmo troppi chilometri, avremo un eccesso. Questo eccesso di chilometri però rimane lì in naftalina con l’idea che se si dovesse riuscire a crescere, abbiamo il chilometraggio per poter ambire a titoli superiori».
«Un’altra novità, ma anche qui è una prova che è già stata fatta, sarà quella della Forcora con la partenza da Maccagno. Il Rally dei Laghi è sempre partito dalla Colacem, tra virgolette un po’ in sordina, nel caso non ci fosse in programma la prova spettacolo. Quest’anno invece si partirà il sabato pomeriggio in una cornice splendida come quella di Maccagno, direttamente sul lago, per andare sulla prova della Forcora. Quindi la prova è molto vicina, poi il Comune sta realizzando delle iniziative per far rendere una tranquilla giornata dei primi di marzo anche dal punto di vista turistico. Contiamo che ci possa essere molto pubblico perché lo spettacolo ci sarà, ci saranno tante macchine e ci saranno i piloti sul lago di Maccagno con i quali si potrà interagire prima della prova. La prova “corta” del Sette Termini avrà il rientro a Luino da dove è partita la prima edizione del Rally dei Laghi. Qui ci sarà un riordino studiato per portare il rally, non solo a contatto con il semplice appassionato, ma anche in mezzo alla gente. Quindi in via Vittorio Veneto, in pieno centro di Luino, ci sarà questo riordino e anche qui sarà possibile parlare con i piloti che saranno lì a visionare le macchine. E poi l’arrivo a Caravate».
«Il giorno dopo ci saranno la classica Valganna, nella stessa configurazione dell’anno scorso con partenza da Ganna e ritorno a Girla facendo l’anello che passa da Boarezzo, e la prova Grantola, Castendallo, Sette Termini, Cugliate Fabiasco. Quindi sarà un rally impegnativo che sulla carta sta piacendo moltissimo per come si svilupperà. Una volta effettuate queste prove ci sarà l’arrivo a Varese in piazza Montegrappa come l’anno scorso».
«È chiaro che ci auguriamo che questa giornata sia di buon auspicio, a differenza di quello che purtroppo è stato l’anno scorso, che malgrado il tempo infausto ha radunato moltissimo pubblico. Durante la prova spettacolo sotto il diluvio vedere i bambini camminare nel fango con gli stivaletti ci ha fatto capire quanto siamo ormai legati sia al territorio, sia agli appassionati, sia ai semplici turisti e chi ha voglia di passare una giornata diversa. L’auspicio è che sia una bella giornata, di sport, ma ricordiamoci che sport in questa provincia significa anche turismo».