Dopo la Formula 1, i Rally rappresentano nel motorsport la specialità che attira l’interesse di un vastissimo pubblico, sia per gli aspetti tecnici sia per quelli umani.
Le auto da gara richiamano le forme di quelle che troviamo tutti i giorni nel traffico. Le prove speciali sono disegnate su strade montane del nostro territorio che possiamo raggiungere in famiglia e con gli amici nei momenti del tempo libero. A differenza dall’iperbolica F.1, nei rally tutto è vicino alla realtà di chi osserva e, con una spesa modesta, un appassionato puo’ inseguire il sogno di divenire pilota, naturalmente partendo dalle classi minori.
Cinquant’anni fa nasceva il mondiale rally. E da quella prima vittoria iridata dell’Alpine A110, nel 1973, tante sono state le auto simbolo di una specialità che anima milioni di appassionati. Nell’immaginario collettivo, nella memoria degli appassionati ancora brillano le imprese delle Mini Cooper, Lancia Fulvia e Stratos, Porsche 911, Audi Quattro e Peugeot 205 Turbo16. E poi le young timer oggi tanto celebrate: dalla Delta Integrale alla Toyota Corolla, per giungere ai giorni nostri con Volkswagen Polo, Citroen Xsara e DS3, Ford Focus, Hyundai e le campionesse del mondo in carica, Toyota Yaris e Skoda Fabia.
Al volante di queste auto mito si sono avvicendate star del calibro di Munari, Rohrl, Biasion, McRae, Loeb, Ogier. E a casa nostra molti ricordano le imprese nel rally Aci Varese di Biasuzzi, Cuccirelli, Maneo, Ogliari, Miele e dei prim’attori del rally Laghi, sorto nel 1991 e di anno in anno cresciuto in prestigio e popolarità.
E anche quest’anno, sabato 25 febbraio, sarà avvincente seguire sul Cuvignone, Sette Termini e in Valganna le sfide tra i piloti: da Crugnola a De Tommaso, da Spataro a Dipalma, oltre a Pensotti, Freguglia e l’elvetico Hotz e tanti giovani capitanati da Pederzani. Tanti gli Under 30 che puntano a gioire sul palco d’arrivo, alla Schiranna.
Con una ciliegina sulla torta del 31° rally dei Laghi: è il ritorno della prova show all’Ippodromo di Varese nel tardo pomeriggio di venerdì, spettacolo da gustarsi in tutta sicurezza. Sarà piacevole leggere in tribuna lo speciale Prealpina in edicola quel giorno, seguire la diretta web e applaudire gli equipaggi con le auto da 300 cavalli, ma anche le piccoline a trazione anteriore preparate con tanta cura e le auto storiche che hanno segnato un’epoca. Perché rally è sport democratico e tutti hanno diritto ad un posto di rilievo in uno dei luoghi simbolo dello sport varesino.
G.M.