Professione 2022: pilota rally Citroen e collaudatore Pirelli. Nel tempo lasciato libero dalle competizioni fa l’opinionista Tv a Sky, l’istruttore di pilotaggio per Aci Sport, Caneva School e Centro guida sicura di Andrea De Adamich.
Al varesino Andrea Crugnola resta poco tempo da dedicare agli amici, ma alla vigilia del suo ritorno al volante di Citroen C3 (che nel 2020 gli regalò il titolo italiano rally con Pietro Ometto) ha accettato di raccontarci il suo stato d’animo. Guiderà l’auto che l’isprese Damiano De Tommaso ha utilizzato con alterne fortune nel CIR 2021.
Oggi il 32enne di Calcinate del Pesce effettua in Garfagnana (Lucca) il primo test dell’auto che giova di alcune novità tecniche 2022 con cui disputerà il Tricolore dal 4 marzo, al Ciocco. E ha accettato l’invito del team varesino Smd per correre sabato e domenica il 30° Rally dei Laghi con la piccola “bomba”, la Peugeot 106 Maxi, navigato dal suo ricognitore, il 21enne Andrea Sassi.
Partiamo dalla novità: come si è giunti al ritorno in Citroen?
«Dopo la nostra vittoria in Wrc3 nel rally mondiale a Monza – confida Andrea Crugnola – sono stato contattato dai vertici francesi di Citroen Sport per un programma con il team italiano di riferimento, Fpf della famiglia Fabbri. Con l’avallo di Pirelli e scuderia Movisport il puzzle si è composto e non vedo l’ora di testare la nuova C3 evoluzione 2022».
Qual è il bilancio dell’esperienza Hyundai del 2021? Sulla sua auto ora salirà Giando Basso, campione italiano in carica.
«Hyundai è un’auto con indubbie eccellenze ma altrettante innegabili criticità. Merita un corposo sviluppo tecnico e tanti test che purtroppo noi l’anno scorso non abbiamo potuto svolgere, nonostante lo avessimo richiesto. Due nostri ritiri sono avvenuti per scarsa affidabilità, noie tecniche non isolate. Abbiamo chiuso con rammarico da vicecampioni italiani 2021. Ora, però, guardiamo avanti».
E la prima gara dell’anno è tra quattro giorni, a Varese, da disputare come outsider.
«È da tre anni che l’amico Beppe Silvano mi offre un’auto della sua officina di via Montesanto. Abbiamo sempre rimandato. Stavolta, per allenarci, ho accettato la sfida con Peugeot 106 Maxi, premiando la passione del mio giovane ricognitore, Andrea Sassi. Nelle gare del Tricolore lui e l’esperto Beppe Freguglia sono per me una certezza nella correzione note e consigli per gomme da utilizzare a pochi minuti dalle prove speciali. Due amici varesini a cui devo davvero molto».
Ci parli della piccola bomba e della scommessa che avete fatto al team…
«Peugeot 106 Maxi è un’auto un po’ datata, divertente su asfalto asciutto e tortuoso: ha un motore aspirato 1600, 215 cavalli, peso piuma da 920 kg e passo corto. Il team Smd l’ha curata al meglio: si sentiranno i 70 cavalli e le due ruote motrici in meno rispetto alle R5 4×4 1600 turbo. Per noi conta divertirci, allenarci ai ritmi di gara e ringraziare i tanti appassionati che ci seguono ormai da anni. Al team Smd hanno scommesso che possiamo entrare nei primi cinque, a me basta nei primi otto/dieci. Le classifiche si guardano solamente all’arrivo».
Per due volte l’albo d’oro del Laghi riporta il suo nome. Qual è il segreto della vittoria?
«Nel 2012 avevo 22 anni, quel trionfo al Laghi con Citroen Ds3 è indimenticabile. Nel 2017 con Ford Fiesta Wrc è giunto il bis. Vincere il Laghi è più complicato di quanto sembri – conclude Crugnola -: contano i dettagli, se fori è finita, non c’è margine di recupero. Lo shakedown del sabato mattina è basilare per deliberare il miglior assetto gara».