L’esperienza delle imprese è la prima garanzia
L‘incendio al grattacielo di Milano dove, chiaramente, le eventuali responsabilità andranno ancora valutate ha riaperto il dibattito sui materiali utilizzati nell’edilizia. E soprattutto su una questione: come fa un padrone di casa a capire se i prodotti di costruzione o ristrutturazione siano conformi oppure no? «Innanzitutto», spiega Alessandro Vanoni, consigliere dell’Ordine degli architetti di Varese, «bisogna affidarsi a professionisti che garantiscano sulla corretta realizzazione, studiando le schede tecniche allegate ai prodotti. E poi, chiaramente, ci si deve basare sulle certificazioni: per esempio il marchio CE dà totali garanzie, così come la ISO». Nel caso della CE, questa marcatura sta a significare che il prodotto è conforme ai requisiti di sicurezza previsti dalle direttive o dai regolamenti dell’Unione europea. «Tutti i materiali», conclude Vanoni, «sono comunque sottoposti a certificazione e a prove pratiche, dove si capiscono i reali comportamenti di questi prodotti in caso, per esempio, di incendio o di altri avvenimenti. E, in base a questi test, avviene una classificazione per il loro utilizzo conforme o meno, in determinate situazioni».
Anche Massimo Colombo, presidente di Ance Varese, insiste sulla «esperienza e professionalità dei collaboratori e delle imprese a cui affidarsi, che rappresenta la maggior tutela per chi costruisce. Come avviene per le diagnosi mediche fai da te, che risultano quasi spesso errate, inutili e dannose, non ci si deve affidare al web ma a progettisti e direttori dei lavori qualificati. Idem per le imprese da scegliere. Inoltre ricordo che esiste il sistema della polizza decennale postuma, ovvero un’assicurazione obbligatoria che il costruttore di un immobile è tenuto a stipulare a beneficio dell’acquirente (o dell’assegnatario dell’immobile) per eventuali difetti di costruzione e danni arrecati a terzi».
Infine, sempre sullo stesso argomento «ai clienti ricordo che tirare il criterio del prezzo più basso o il velocizzare o tralasciare alcuni passaggi obbligatori, può portare a innescare una roulette russa».