Le temperature si alzano con l’avanzare della primavera. Lo smart working non è più l’eccezione ma la regola: tanti lavorano in casa e rimpiangono il fresco artificiale dell’ufficio.
E c’è una diffusa sensibilità ecologica che ci invita, quasi ci costringe, a stare bene senza consumare troppa energia elettrica e a mantenere l’aria pulita, anche per ragioni igienico-sanitarie. AEcquistare o cambiare un condizionatore, oppure un vero e proprio impianto di climatizzazione, è insomma in questo 2021 sogno o necessità di molti. E la tecnologia, anche in questo campo, ha fatto passi da gigante.
Scegliere un apparecchio di ultima generazione può garantire oggi alti rendimenti e un elevato risparmio energetico, senza dimenticare una silenziosità che i condizionatori del passato non avevano e, dulcis in fundo, estetiche al passo con i tempi, che permettono di armonizzare le “macchine del freddo” con il resto dell’arredamento. Sempre meglio, però, non affidarsi al “fai da te”: per ogni ambiente e ogni esigenza personale c’è una risposta che può essere individuata con esattezza solo da uno specialista.
E la climatizzazione ha a che fare con l’aria che respiriamo: meglio non correre rischi con il gas refrigerante (quello R22 dal 1° gennaio 2015 non è più utilizzabile nemmeno per riparazioni) e non risparmiare sui filtri e sulla loro manutenzione.