Esperienze all’estero per ogni studente, corsi innovativi, career service, laboratori, stage. L’ateneo raccontato dai suoi laureati
“LIUC mi ha consentito una crescita personale e professionale. Il 2° anno della Magistrale sono andato a Parigi alla IESEG e ho iniziato il mio percorso di Double degree provando così un approccio all’Università in un’altra nazione. Sono stati due anni, quelli a Castellanza e a Parigi, fantastici”. Ivan Campetella ha festeggiato lo scorso giugno la laurea in Economia, Management e Governance ottenuta all’Università LIUC. Un racconto, il suo, che non rappresenta un’eccezione tra la popolazione studentesca dell’ateneo. “In Triennale sono stato in Erasmus nei Paesi Bassi e alla magistrale in Svezia: due esperienze che ripeterei assolutamente e che mi hanno dato una grande mano nel mondo del lavoro”, gli fa eco Francesco Rossi, ingegnere gestionale.
Erasmus + esperienza di studio o di stage, Exchange Programme per trascorrere un semestre di studio in un’Università extra europea, Doppio diploma, Summer e Winter School: alla LIUC viene soddisfatto il 100% delle richieste di svolgere un periodo di studio all’estero.
Percorsi di studio internazionali, ma non solo. “Devo riconoscere che il percorso universitario triennale e soprattutto magistrale mi ha lasciato due elementi molto utili per il lavoro: la tranquillità di una preparazione trasversale e la capacità di formulare progetti per aziende rinomate italiane e straniere sviluppando applicazioni”, spiega soddisfatto Vincenzo Fava, ingegnere LIUC. Per lui una tesi in inglese, come accade per tutti i percorsi che si possono frequentare in lingua. Percorsi al passo coi tempi e con un approccio esperienziale, dunque concreto, all’interno dei due corsi di laurea Triennale e Magistrale in Ingegneria gestionale o Economia e Management.
Tra gli esempi di didattica innovativa ci sono il laboratorio i-FAB che simula il funzionamento di una fabbrica “intelligente” e il FinTech Lab, dedicato all’incontro tra finanza e tecnologia in cui la didattica tradizionale lascia spazio a un approccio interattivo, pratico e sperimentale.
Risultato: lo sbocco lavorativo è assicurato. A un anno dalla laurea magistrale, l’88,1% dei laureati in Economia della LIUC ha un’occupazione, mentre si sale al 95,2% per i laureati in Ingegneria.
A fare la differenza sono il progetto formativo made in LIUC e l’impegno del Career Service con 8.500 aziende presenti nel network di cui oltre 500 internazionali.
Lo conferma l’esperienza di Nicholas Re Dionigi: “Sono molto grato a LIUC per lo stage che viene spinto internamente e di cui ringrazio il Career Service perché, fin dalla Triennale, ci consente di entrare in contatto con aziende non solo del territorio e di costruirci un background anche pratico. Sono stati cinque anni intensi, con momenti sia difficili sia di soddisfazioni”, aggiunge, “e ora è un grande onore rientrare nella dean’s list della LIUC”. Ossia, la lista degli studenti che si sono laureati a pieni voti e con una media di almeno 29. In pratica un lasciapassare o, meglio ancora, un passaporto sicuro per il mondo del lavoro. Non solo quello italiano. Anche in questo caso le statistiche si mischiano al racconto di studenti e studentesse. Come quello di Lisa Bianchi: “Mi sono trovata molto bene alla LIUC, perciò mi sono iscritta alla Magistrale. Per me LIUC significa comunità e internazionalità: ho ricevuto un grande supporto da numerose persone partecipando anche al club Starting finance una delle tante realtà associative; mentre, dopo un semestre in Canada davvero utile per sviluppare competenze e capacità, sono già pronta per altri sei mesi negli Usa”.