Case e ristrutturazioni: tutti i bonus da conoscere
L’obiettivo del super bonus 110%, prorogato dall’ultima Legge di bilancio al 30 giugno 2022 e oggi strumento “principe” se si vogliono affrontare lavori di ristrutturazione di un immobile, è quello di creare un meccanismo economico virtuoso.
Grazie al super ecobonus, che incentiva i lavori di efficientamento energetico, e al super sismabonus, che agevola quelli di adeguamento antisismico, le famiglie non tirano fuori praticamente nemmeno un euro per le opere, le piccole e medie imprese lavorano di più grazie ai maxi incentivi, gli istituti di credito e/o le grandi imprese lavorano anch’essi e pagano meno tasse, e infine, dulcis in fundo, lo Stato vede aumentare l’occupazione e il Pil. Per questo a guadagnarci sono anche tutti gli italiani.
Scendendo nel dettaglio, chi decide di sfruttare il super ecobonus, sulla base di precise condizioni, potrà ottenere nei cinque anni successivi (quattro per interventi effettuati nei primi sei mesi del 2022) un rimborso fiscale del 110 per cento delle spese che ha sostenuto. Inoltre è prevista la possibilità, al posto della fruizione diretta della detrazione, di optare per un contributo anticipato sotto forma di cessione del credito fiscale al costruttore, che farà in parole povere uno sconto, o a un terzo, e qui si parla di banche, ma anche di assicurazioni e di altre società finanziarie non bancarie. In questo caso il rovescio della medaglia è che si incassa meno di quanto si percepirebbe negli anni seguenti, ma i soldi arrivano subito.
E gli altri bonus? Possiamo citare senz’altro il
bonus facciate, che consiste nella detrazione del 90% in 10 anni di quanto speso per la tinteggiatura delle cosiddette “zone opache” (i muri esterni, escluse le vetrate) e per rimettere in ordine le facciate degli edifici. Ma c’è anche l
’ecobonus non super, che è sempre in vigore e riguarda, come il fratello maggiore, quegli interventi che rendono più efficiente un edificio dal punto di vista energetico. Diverso, e inferiore, il “guadagno”, più lungo il periodo di ammortamento fiscale, ma va ricordato che anche le regole per poterne beneficiare sono meno severe (una per tutte: non è necessario che a lavori conclusi la casa sia salita di due gradini nella scala delle classi energetiche). E poi c’è il
bonus fiscale che esiste da più tempo, addirittura dagli anni 90, quello “ristrutturazioni”, che garantisce una detrazione del 50% in 10 anni con una spesa massima di 96mila euro, confermata quindi anche per il 2021.
Infine i bonus minori. Quello arredi che viaggia insieme a quello ristrutturazioni e riguarda mobili e grandi elettrodomestici ad alta efficienza energetica comprati nel contesto di lavori di rifacimento “pesante” in unità immobiliari residenziali o condomini: in questo caso in 10 anni torna indietro, come tasse non pagate, il 50 per cento di una spesa massima che nel 2021 è stata innalzata da 10mila a 16mila euro. E il bonus verde, per la sistemazione di giardini e terrazzi, con tetto di 5mila euro e detrazione del 36% in 10 anni. Novità del 2021, per concludere, il bonus idrico, un incentivo fiscale di 1.000 euro, senza tasse, per la sostituzione di rubinetti e miscelatori in bagno e in cucina, e vasi sanitari, soffioni e colonne doccia. Obiettivo: ridurre lo spreco idrico.
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