Rincaro record anche del polietilene indispensabile per il “cappotto”.
A proposito del caro prezzi dei materiali edili, alcuni numeri sono veramente pazzeschi e avrebbero messo in difficoltà qualsiasi filiera. Si prendano a esempio due delle principali materie prime utilizzate nell’edilizia e nel Superbonus 110%: ovvero l’acciaio e il polietilene. Il primo, fondamentale per la realizzazione delle strutture in cemento armato con cui sono realizzate le nostre abitazioni, da novembre a maggio è cresciuto del 230%. «Un boom – afferma Massimo Colombo, presidente di Ance Varese – che sembra non arrestarsi perché nell’ultima rilevazione si è segnato un altro +15%».
Il secondo è o degli isolanti più importanti per creare il cappotto: la “stoffa” per realizzarlo, infatti, il polietilene, è cresciuto del 120% in sette mesi. Mai accaduto prima d’ora. «Da mesi – aggiunge Colombo – stiamo segnalando questa stortura al Governo, lanciando l’allarme di un rischio concreto di un blocco generalizzato dei cantieri per mancanza di approvvigionamento, di marginalità e sostenibilità economica». Risposte? «Per adesso sul Superbonus 110% e per il settore privato non ci sono stati interventi. Ma qualcosa si sta muovendo: nel Decreto Sostegni bis, infatti, per gli appalti pubblici è prevista una norma che compensa gli appaltatori per maggiori oneri dovuti all’aumento dei prezzi, creando un fondo da 100 milioni di euro che coprirà gli aumenti di cantiere eccedenti l’8%. Le stazioni appaltanti concorreranno alla quota eccedente, nel limite del 50% delle risorse che vengono accantonate per imprevisti, e le compensazioni relative al primo semestre 2021 partiranno da subito e non da fine anno come succede di solito».
Come andrà? «Per ora è difficile valutare se questo intervento sarà sufficiente – afferma il presidente di Ance Varese – ma almeno è un riconoscimento del problema».
Quanto al tema della cessione del credito, Ance chiede una semplificazione dell’attuale meccanismo di cessione del credito. «Riteniamo sbagliato – conclude Colombo – imporre alle imprese di acquisire crediti fiscali, tramite lo sconto in fattura, senza poterli agevolmente e rapidamente cedere per trarne la necessaria liquidità».