Chi pratica pilates o yoga sa bene come controllare il proprio pavimento pelvico: vi si presta attenzione in molteplici esercizi. Per altri può essere una parte del corpo alquanto sconosciuta.
Parliamo dell’insieme di muscoli, fasce e legamenti che chiudono lo spazio addominale e contengono la zona perineale, quella fra l’ano e gli organi sessuali. Ha a che fare con minzione e defecazione e svolge una funzione attiva anche nelle attività sessuali e riproduttive. Di fatto contiene utero, vagina, parte dell’intestino e vescica nelle donne, uretra e ultima parte dell’intestino negli uomini. Quando non è “allenato”, i problemi si riflettono sugli organi con cui ha a che fare. Saperlo attivare con tecniche mirate permette di controllare sia l’incontinenza urinaria, in particolare nelle donne, sia l’eiaculazione degli uomini.
La perdita involontaria di urina crea notevole disagio, soprattutto per chi ha una articolata vita sociale. Vale per le signore, come per i maschi. La sensazione di non controllare la vescica appartiene a molti, quando si tossisce con insistenza, quando si ride o quando si starnutisce, avere piccole perdite può essere legato a una disfunzione del pavimento pelvico.
L’incontinenza si manifesta con una improvvisa esigenza di urinare: una contrazione imprevista della vescica rende impossibile trattenere lo stimolo e può verificarsi anche di notte. Le cause sono le più varie: i cambiamenti fisici derivanti da gravidanza, parto e menopausa o l’isterectomia. Anche la cistite ha il suo peso: l’infiammazione incrementa il bisogno di urinare; al contrario la cistite interstiziale lo rende difficile. Negli uomini avviene in presenza di una prostata ingrossata o dopo la rimozione della prostata.
Altri fattori legati all’incontinenza sono calcoli, problemi intestinali, stipsi, patologie che alterano la funzionalità nervosa come Parkinson, Alzheimer, ictus. E poi i danni ai nervi causati da diabete, sclerosi multipla o lesioni del midollo spinale. Alcol, caffeina, bevande gassate e dolci, agrumi e pomodori accelerano gli stimoli.
Accanto ai sintomi fisici (perdite da un lato, dolore durante la minzione dall’altro) creano maggiore disagio quelli psicologici. Per prevenire disturbi di questo tipo occorre mantenere uno stile sano, con esercizi fisici costanti, bere almeno due litri di acqua al giorno, cancellare alcolici e sigarette.
Le disfunzioni del pavimento pelvico riguardano circa un quarto della popolazione adulta, per lo più donne. Un salto in farmacia può aiutare, ricorrendo ad assorbenti a ottima tenuta che permettono di far fronte alle piccole perdite diurne e notturne. Se la situazione è seria, occorre farsi vedere da un esperto: ginecologo, proctologo, fisioterapista.
Esercizi mirati rinforzano la muscolatura perineale e permettono un valido controllo degli sfinteri e della continenza. In particolare deve consultare un esperto chi è alle prese con prolasso uterino, vescicale e rettale o ha subito interventi chirurgici. L’importante è praticare una ginnastica corretta, che aiuti le parti coinvolte e non peggiori la situazione: rivolgersi a centri specializzati è la soluzione migliore.