Le caldaie a condensazione rappresentano un’ottima soluzione per la produzione di riscaldamento e acqua calda.
Se si valuta, ad esempio, una ristrutturazione e si vuole tenere la fornitura a gas, qui si casca a pennello. L’investimento iniziale è superiore rispetto alle caldaie di precedente generazione ma gli incentivi, ora, consentono di abbattere il gap di spesa. I vantaggi? Un risparmio poi in bolletta che arriva fino al 30%.
Se poi si opta per i pannelli solari al fine di avere acqua calda, è chiaro che il risparmio aumenta. In linea di principio, la caldaia a condensazione è la risposta azzeccata soprattutto per chi ha un vecchio impianto a gas e intende continuare ad utilizzare i radiatori preesistenti. In ogni caso, la caldaia a condensazione è un ottimo compromesso tra spesa (ribadiamo che comunque esistono gli incentivi) e resa, ovvero prestazioni.
Non c’è il metano nella zona in cui si trova l’immobile? Alcune zone dell’Alto Varesotto possono avere questo limite. Beh, nessun problema perché esistono le caldaie a condensazione a gasolio o Gpl. In che cosa i sistemi a condensazione differiscono da quelli tradizionali o precedenti? Che le caldaie a condensazione sfruttano anche l’energia dei gas in combustione che viceversa viene dispersa attraverso la canna fumaria. Questo “recupero” virtuoso permette quindi un risparmio nel fabbisogno di combustibile, risparmio che – come detto in precedenza – tocca fino al 30% dei normali consumi. La tecnologia a condensazione risulta inoltre meno inquinante, un pregio non da poco…