Allarme di Ance sui materiali.
Non solo i materiali sono schizzati alle stelle, ma anche i ponteggi cominciano a essere introvabili. Se una volta, per trovare un ponteggio da allestire in un cantiere bastava effettuare una telefonata, oggi sembrano spariti nel nulla. Tant’è vero che anche in Lombardia, dove le aziende specializzate nel settore non mancano, le imprese edili sono in difficoltà e li stanno cercando ovunque. Pure all’estero.
«Il problema – afferma Massimo Colombo, presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) di Varese – è che, per questo tipo di attrezzatura, giustamente, la normativa italiana è molto stringente e, quindi, non sempre i prodotti che si trovano all’estero sono compatibili con quanto richiesto nel nostro Paese. Insomma, un bel problema soprattutto adesso che, dopo gli anni neri dell’edilizia, col Superbonus 110%, il Governo ha adottato una misura interessante per il rilancio di tutta la filiera del mattone. A proposito di filiera, per ora, a guadagnarci sembrano essere soprattutto «chi specula sulle materie prime. Ci troviamo nell’assurda situazione – aggiunge ancora Colombo – di avere ingenti fondi a disposizione grazie al Piano di ripresa e resilienza e una legislazione fiscalmente favorevole con il Superbonus 110% ma di non poter far fronte alla domanda per mancanza di materiali. Risultato: i cantieri rischiano di fermarsi e il Governo deve intervenire».
Eppure i più recenti dati relativi all’utilizzo del Superbonus 110% testimoniano come, dopo un anno dalla sua introduzione, l’incentivo stia mostrando ottimi riscontri sul mercato. Infatti al primo luglio risultano in corso oltre 24.000 interventi per un ammontare di quasi 3,5 miliardi di euro. Rispetto alla precedente rilevazione Enea-Mise del 3 giugno, proseguono in modo significativo gli aumenti sia di numero +32%, sia di importo +39,7%. Dopo mesi di preparazione stanno aumentando soprattutto, gli interventi riguardanti i condomini, che sono arrivati a rappresentare, in termini di importo, il 43% circa del totale. La forte accelerazione osservata nell’ultimo mese nell’utilizzo della misura fiscale porta a confermare la stima di circa 6 miliardi di euro di spesa complessiva a fine 2021. In virtù delle molteplici e importanti connessioni del settore con tutta la sua lunga filiera, questo maggiore ammontare prodotto nelle costruzioni potrà generare un effetto totale sull’economia di 21 miliardi di euro, ovvero oltre 1 punto percentuale di Pil ogni anno. A ciò si aggiungono anche le importanti ricadute sull’occupazione, con un incremento di circa 64mila posti di lavoro nelle costruzioni nel 2021. Considerando anche i settori collegati ad esso, l’aumento raggiungerebbe quasi 100mila unità.