In uno scenario che valorizza la prossimità, l’accessibilità dei servizi ma anche la mobilità intermodale e sostenibile i quartieri di edilizia residenziale pubblica sono una grande opportunità per ripensare le città.
È il quadro che emerge da una ricerca fondata sull’analisi di sette quartieri di edilizia popolare nel Comune di Milano che richiedono cospicui interventi di riqualificazione strutturale e presentano difficoltà sociali dovute agli scarsi servizi, spazi verdi e centri di aggregazione, in un contesto di forte marginalità. «Aree che dispongono di ottimi collegamenti infrastrutturali con il resto della città e che confermano, quindi, un forte potenziale di sviluppo», sottolinea Massimo Roj, amministratore delegato di Progetto CMR. Quartieri.
«Un vero new green deal deve porsi come obiettivo la crescita sostenibile delle città, non solo in chiave economica e ambientale, ma anche e soprattutto sociale», afferma Silvia Rovere, presidente di Confindustria Assoimmobiliare. Il caso pilota di applicazione della nuova metodologia è stato sviluppato per il quartiere milanese di Edilizia Residenziale Pubblica di San Siro. «Secondo la nostra strategia di intervento», aggiunge Roj, «è possibile aumentare la superficie costruita, diminuendo allo stesso tempo la superficie coperta, più che decuplicando il verde fruibile e creando spazi per tutti i servizi indispensabili per la vita di quartiere».