Come riscaldare la casa? Qual è il sistema che assicura il miglior risultato in termini di costi e benefici, dove nei costi va considerato sia l’investimento iniziale, sia le spese di fornitura del combustibile nel tempo.
Ebbene, la risposta a priori non c’è. Infatti, occorre valutare caso per caso, pardon casa per casa. Scendiamo nel dettaglio per capire quali sono i presupposti di cui tenere conto. Innanzitutto se la casa è indipendente; se così la possibilità di scelta sono molteplici, non si deve passare da eventuali accordi con abitanti dello stesso immobile.
Altra domanda da porsi: ristrutturazione o casa nuova? Nel primo caso: si vuole mantenere eventualmente le reti e gli impianti già esistenti?
E ancora: si vuole optare per un sistema diciamo così tradizionale, con i radiatori, o sperimentare una soluzione diversa, come ad esempio il riscaldamento a pavimento? Influisce inoltre, in questa valutazione preliminare, la zona in cui si trova l’immobile, se più o meno fredda, e si badi che questo è importante anche in un territorio come il Varesotto, il Vco e l’Alto Milanese (soprattutto i primi due), dove ci sono tra comuni discrepanze di diversi gradi nelle temperature minime.
Proseguendo negli interrogativi da porsi, ecco quello relativo alla potenza di cui si necessita, e ciò dipende soprattutto dalle dimensioni della casa. Da ultimo: s vuole trovare supporto in fonti energetiche rinnovabili? Come intuibile, la complessità degli elementi da prendere in considerazione suggerisce di pianificare la scelta insieme ad esperti, cioè chi progetta la ristrutturazione o la nuova costruzione, o le stesse imprese che installano gli impianti di riscaldamento. Il consiglio: valutare con calma.