Tra i requisiti previsti per accedere alla detrazione fiscale del Superbonus per gli interventi di riqualificazione energetica, la normativa impone la presenza di un impianto di riscaldamento funzionante o riattivabile con un intervento di manutenzione, anche straordinaria che possa attivare un impianto che consenta un risparmio energetico e che vi sia il conseguimento del miglioramento di due classi energetiche.
Come sempre, in Italia, bisogna stare attenti alle parole delle normative che definiscono così l’impianto di riscaldamento: si tratta di un “impianto tecnologico fisso”, destinato ai servizi di climatizzazione invernale o estiva degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, o destinato alla sola produzione di acqua calda sanitaria, indipendentemente dal vettore energetico utilizzato, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione, accumulo e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolazione e controllo, eventualmente combinato con impianti di ventilazione. Non sono considerati impianti termici i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria al servizio di singole unità immobiliari a uso residenziale e assimilate.