Da un anno, a causa del coronavirus, viviamo prestando particolare attenzione alla salute dei polmoni e al respiro.
Ma come possiamo proteggere il nostro apparato respiratorio e tutelare la salute dei polmoni? Lo abbiamo chiesto a Nicoletta Bertinelli, specialista al reparto Pneumologia dell’ospedale di Busto Arsizio. “Il nostro sistema immunitario è ben armato nei confronti di patogeni a cui è esposto da tempo, non è così per entità sconosciute – chiarisce – I polmoni in genere non sono così delicati, affrontano di tutto. Per preservarli, basta rispettare le norme generiche per una buona conservazione del nostro corpo ed evitare di esporsi a situazioni potenzialmente dannose: inutile sottolineare che il fumo abbia un forte impatto negativo, così come situazioni ambientali sfavorevoli, laddove vi siano un alto tasso d’inquinamento o esposizioni lavorative nocive”.
Come possiamo proteggerci?
“Evitando, dove è possibile, di esporci a rischi. Praticando uno stile di vita sano, anche un allenamento costante, seppur leggero, aiuta la muscolatura scheletrica e migliora la performance respiratoria. Dobbiamo però avere tanta fortuna nel non incontrare patogeni aggressivi come il Sars cov2 e sperare che la nostra genetica non ci predisponga a sviluppare una malattia grave”.
Qualche giornata all’aria aperta, in ambienti sani, al mare o in montagna, aiuta?
“Lo sport all’aperto non impatta in senso risolutivo se si è spesso esposti a fattori di rischio. Se siamo immersi in un’atmosfera carica di sostanze nocive, andare al mare una volta ogni tanto non può mitigare e controbilanciare l’esposizione a sostanze tossiche. Una camminata una tantum non cancella il rischio di possibili malattie. Certo, muoversi in ambienti piacevoli aumenta le endorfine ma non controbilancia le ore trascorse tra smog e sigarette”.
Per quanto riguarda chi il Covid lo ha affrontato, come favorire una pronta ripresa?
“Pazienti asintomatici o pauci sintomatici non necessitano di alcun intervento. Coloro che manifestano una polmonite che può condizionare anche un’insufficienza respiratoria andranno monitorati nel tempo, onde verificare la guarigione o il perdurare di esiti”.
Gli pneumologi stanno tenendo sotto controllo coloro che hanno affrontato la polmonite interstiziale in maniera grave. Saranno necessari periodici esami per verificare il loro stato di salute. Ancora è presto per pronunciarsi. E, come tutti abbiamo ormai imparato, ogni caso è del tutto particolare.