Tra libri e trasporto, le spese scolastiche sono un percorso a ostacoli per le famiglie
L’ inizio dell’anno scolastico in Italia rappresenta per molte famiglie non solo un momento di ritorno alla routine, ma anche un salasso economico. L’istruzione, che dovrebbe essere un diritto garantito e accessibile a tutti, rischia sempre più di trasformarsi in un lusso per pochi, con costi che sembrano lievitare anno dopo anno. Ma quanto costa davvero mandare i figli a scuola nel nostro Paese? Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, il costo complessivo per ogni studente delle scuole superiori si aggira intorno ai 1.300 euro all’anno, considerando libri di testo, materiale scolastico, trasporti e contributi richiesti dalle scuole. Se moltiplichiamo questa cifra per una famiglia con due o tre figli, il conto diventa ancora più pesante.
Il solo capitolo dei libri di testo incide in maniera significativa sul bilancio familiare: si stima che per un ragazzo delle scuole superiori, il costo medio dei libri sia di circa 450-500 euro.
Cifra che varia a seconda dell’indirizzo di studi scelto: chi frequenta un liceo scientifico o un istituto tecnico potrebbe arrivare a spendere anche di più, considerando la necessità di testi più specializzati. Il materiale scolastico, che comprende quaderni, penne, zaini e astucci, aggiunge altri 200-250 euro al conto. Il tema del trasporto è un altro nodo critico. Molte famiglie devono fare i conti con i costi degli abbonamenti ai mezzi pubblici, soprattutto nelle grandi città. Un abbonamento annuale per uno studente nelle principali metropoli italiane, come Milano o Roma, può superare facilmente i 350 euro.
In questo scenario, non sono da sottovalutare le richieste di contributi scolastici, che pur non essendo obbligatori, rappresentano un onere per le famiglie.
Secondo Codacons, si stima che il contributo medio richiesto dalle scuole italiane sia di 100-200 euro all’anno, a seconda del tipo di istituto e delle attività proposte. Eppure, nonostante questi costi, spesso le scuole faticano a fornire servizi adeguati, con strutture vecchie e poco sicure.
Le disuguaglianze economiche I costi dell’istruzione in Italia Tra libri e trasporto, le spese scolastiche sono un percorso a ostacoli per le famiglie si riflettono anche nelle possibilità di accesso all’istruzione di qualità. Le famiglie più abbienti riescono spesso a integrare l’offerta scolastica con attività extrascolastiche, come lezioni private o corsi di potenziamento, che possono arrivare a costare fino a 50 euro l’ora per le materie più richieste, come matematica e inglese. Di conseguenza, chi non può permettersi questo tipo di supporto rimane indietro, generando un divario educativo che rischia di ampliarsi nel tempo.
Per contrastare questa situazione, lo Stato ha messo in campo alcune misure di sostegno, come il “bonus libri” per le famiglie con redditi bassi, ma gli importi, che vanno dai 100 ai 300 euro, spesso non coprono l’intero fabbisogno. In molte regioni, inoltre, i fondi sono limitati e non sufficienti per tutti i richiedenti. Il quadro che emerge è quello di un sistema educativo in cui le famiglie devono farsi carico di una parte sempre maggiore dei costi, a fronte di un servizio che spesso non è all’altezza delle aspettative.